Vision Iconic: l’Art-Deco elettrico di Mercedes-Benz guarda al futuro

Mercedes-Benz ha svelato la Vision Iconic, un concept elettrico che sembra arrivare da un’altra epoca ma parla chiaramente del domani. È una scultura su ruote, un esercizio di stile e tecnologia che la casa tedesca definisce “un capolavoro per una nuova era iconica”. Non sarà prodotta in questa forma, ma traccia la direzione del design Mercedes dei prossimi anni.

Ritorno alle origini, con l’elettrico nel cuore

A prima vista, la Vision Iconic cattura lo sguardo per le sue proporzioni da gran turismo d’altri tempi: cofano lungo, tetto basso, coda affusolata. È una silhouette che rievoca la 540 K “Autobahn Courier” degli anni ’30 e la leggendaria 300 SL Gullwing.
La grande calandra frontale, illuminata e incorniciata da un bordo cromato, non ha più una funzione tecnica — nei veicoli elettrici non serve più aria per il radiatore — ma diventa un simbolo, un marchio di riconoscibilità. Mercedes abbandona così la tendenza minimalista vista su altri EV e riscopre il fascino delle proporzioni classiche. È un messaggio: l’elettrico può essere anche emozione e presenza scenica.

Il linguaggio formale è quello della filosofia Sensual Purity, ma reinterpretato con toni più teatrali. Come spiegano i designer, la Vision Iconic “unisce l’essenza del lusso Mercedes al potenziale emozionale dell’elettrico”.

Un salotto art-deco

Dentro, la Vision Iconic è un omaggio all’art-deco. Sedili in velluto blu, inserti in ottone, e una plancia che Mercedes chiama “Zeppelin” per la sua forma avvolgente e trasparente. Il volante a quattro razze e gli strumenti analogici convivono con superfici digitali, in un curioso dialogo tra passato e futuro. Non è un effetto nostalgia, ma un modo per ricordare che il lusso è anche tatto, materia e proporzione, non solo pixel e software.

Tecnologia sotto la pelle

Sotto la carrozzeria si cela un concentrato di sperimentazione. La Vision Iconic è elettrica al 100%, con soluzioni che la casa di Stoccarda descrive come “pre-industriali” ma già funzionanti. Lo sterzo è steer-by-wire, cioè senza collegamento meccanico tra volante e ruote, mentre l’asse posteriore sterzante migliora agilità e comfort.

Una delle innovazioni più sorprendenti è la verniciatura fotovoltaica: strati solari integrati nella carrozzeria che possono generare energia sufficiente a coprire, in teoria, diverse migliaia di chilometri l’anno. È un passo verso una mobilità dove anche la pelle dell’auto partecipa alla ricarica.

All’interno, i sistemi digitali sfruttano calcolo neuromorfico — chip ispirati al cervello umano — in grado di ridurre i consumi energetici dell’intelligenza artificiale di bordo fino al 90%. Il concept è pensato per supportare la guida autonoma di livello 4, cioè in grado di muoversi in autonomia completa in contesti controllati, con l’uomo che diventa passeggero.

Un manifesto, non un prototipo qualsiasi

Mercedes-Benz non vuole vendere la Vision Iconic, ma usarla come manifesto. È un segnale di come il marchio stia ridefinendo la propria identità elettrica dopo una prima fase di design troppo anonimo. Con questo concept, la casa di Stoccarda rimette al centro la sua storia e il suo stile, dimostrando che l’innovazione può dialogare con la tradizione.

Dietro la bellezza da salone si nasconde una strategia chiara: rendere gli EV non solo efficienti ma anche desiderabili. La Vision Iconic segna così un cambio di passo nella narrazione del lusso elettrico. Il futuro, secondo Mercedes, non deve somigliare a un computer con le ruote. Deve avere carattere, memoria e presenza.

Immagine di Riccardo Mantica
Riccardo Mantica

Ottobre 21, 2025

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