Oltre la velocità: Lamborghini Manifesto è il volto del futuro

Ottobre 2025. Nel cuore dell’Emilia, Lamborghini celebra i vent’anni del suo Centro Stile con un’opera che va oltre l’automobile: la Manifesto Concept. Non un prototipo qualunque, ma una dichiarazione di intenti. Un modo per dire che il design, prima ancora della tecnologia, è ciò che definisce l’anima del marchio del toro.

La Manifesto è stata pensata come una scultura su quattro ruote, un oggetto di bellezza e provocazione. Nessuna promessa di produzione, nessuna scheda tecnica ufficiale. Solo linee, superfici e proporzioni che raccontano il futuro. “Abbiamo voluto spogliare la Lamborghini fino alla sua essenza,” spiegano i designer, “riducendo tutto a pura emozione visiva.”

Il risultato è spettacolare: un corpo vettura teso e minimale, luci a “Y” che si estendono come una firma luminosa e ruote posteriori parzialmente scoperte che sembrano sospese nell’aria. Il tetto trasparente con doppia gobba fonde parabrezza e copertura in un unico gesto fluido, mentre spariscono portiere tradizionali e specchietti retrovisori. Tutto è pensato per esaltare la forma, non la funzione.

Eppure, dietro la sua apparenza artistica, la Manifesto nasconde simboli potenti. Le dodici feritoie posteriori richiamano il leggendario motore V12, cuore pulsante della storia Lamborghini. L’azienda non conferma nulla sulla motorizzazione del concept, preferendo lasciare aperta ogni interpretazione. L’importante, qui, non è cosa spinge l’auto, ma cosa la ispira.

Questa concept car segna anche una riflessione sul futuro del design automobilistico. Mentre il mondo corre verso l’elettrico e l’intelligenza artificiale ridisegna il concetto stesso di mobilità, Lamborghini risponde con una visione che rimette al centro l’estetica come linguaggio universale.
Ogni curva, ogni taglio di luce racconta la volontà di non cedere alla neutralità tecnologica, ma di difendere la personalità e l’emozione.

La Manifesto, dunque, non è solo un esercizio di stile. È un manifesto culturale. Un omaggio alla creatività italiana e un messaggio chiaro: il futuro può cambiare i motori, ma non l’anima. In un’epoca di algoritmi e auto silenziose, Lamborghini sceglie di parlare ancora il linguaggio della passione. E a Sant’Agata Bolognese, lo si è fatto con un colpo d’arte.

Immagine di Riccardo Mantica
Riccardo Mantica

Ottobre 15, 2025

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