A volte, un dettaglio può cambiare la vita quotidiana. È il caso del Ford SupportBelt, un piccolo dispositivo pensato per chi ha subito interventi al torace o una mastectomia. Presentato in Italia grazie alla collaborazione tra Ford e la Fondazione ANT, nasce con un obiettivo semplice ma concreto: rendere meno doloroso l’uso della cintura di sicurezza durante gli spostamenti in auto.
Un’idea nata da un’esperienza personale
L’idea è nata dentro Ford stessa. Un’ingegnera dell’azienda, dopo un intervento di mastectomia, si è accorta che la cintura di sicurezza le provocava dolore a ogni viaggio. Da lì, insieme a un gruppo di colleghi, è partito lo sviluppo di un sistema in grado di distribuire la pressione e garantire comfort senza compromettere la sicurezza.
Molte persone in condizioni simili, per evitare fastidi, finiscono per non allacciare correttamente la cintura, esponendosi a rischi elevati. Ford ha deciso di intervenire con una soluzione semplice, pratica e alla portata di tutti.
Come è fatto il SupportBelt
Il SupportBelt è composto da un’imbottitura flessibile e morbida, rivestita da materiale simil-pelle con tessuto traspirante sul lato interno. Circa il 40% del rivestimento proviene da PET riciclato, scelta che sottolinea l’attenzione dell’azienda anche all’aspetto ambientale.
L’applicazione è immediata: bastano le strisce in velcro per fissarlo alla parte diagonale della cintura. Il dispositivo è stato testato per mantenere pienamente la funzione di sicurezza del sistema di ritenuta.
Ford ha inoltre deciso di rendere il design disponibile su licenza, così che anche altri costruttori automobilistici possano produrlo e diffonderlo.
Il ruolo della Fondazione ANT
Per la diffusione in Italia, Ford ha scelto la Fondazione ANT, che da oltre quarant’anni offre assistenza domiciliare gratuita ai pazienti oncologici. Grazie alla sua rete di volontari, la Fondazione si occuperà di distribuire i primi SupportBelt donati da Ford, insieme a due veicoli elettrificati destinati alle visite mediche a domicilio.
L’iniziativa coinvolge anche Phonocar, che installerà wall-box di ricarica presso la sede centrale di ANT, sostenendo così la mobilità elettrica dei mezzi in dotazione.
Il progetto sarà presentato ufficialmente il 15 novembre a Bologna, in Piazza Calderini, con l’evento “Drive 4 Ur Community”. Per ogni test drive effettuato con un’auto elettrica Ford, l’azienda donerà 30 euro alla Fondazione ANT.
Un piccolo gesto, un grande impatto
Con il SupportBelt, Ford e ANT portano avanti un messaggio importante: la tecnologia può essere anche un gesto di empatia. Il dispositivo aiuta chi sta affrontando un periodo difficile a tornare a vivere con più libertà e sicurezza, senza rinunciare alla protezione della cintura. E il fatto che il design sia aperto e condivisibile lascia intravedere una diffusione globale, potenzialmente utile a migliaia di persone. Un’iniziativa che unisce ingegno, attenzione sociale e sostenibilità: tre elementi che, insieme, trasformano un dettaglio in un segno tangibile di progresso umano.


